La carta mostra lo spostamento massimo del suolo di circa 12 cm, lungo la linea di vista del satellite (praticamente quasi verticale).
Questi dati concordano con quelli sismologici. Infatti la deformazione
misurata dal satellite risulta essere compatibile con un piano di rottura principale immergente verso Sud lungo
il quale la parte meridionale di questo settore della Pianura Padana si
è accavallato sul settore settentrionale (faglia di sovrascorrimento),
come messo in evidenza dai dati sismologici.
La forma a “cucchiaio” del sollevamento è leggermente asimmetrica e
presenta un gradiente minore verso Est e maggiore verso Ovest. In
quest’ultima direzione si individua anche un ulteriore sollevamento
dovuto all’effetto combinato dei 3 eventi di magnitudo compresa
tra 5.1 e 5.3. Circa 8 km a Sud della zona di massimo sollevamento, si
individua un minimo relativo, di forma circolare, la cui presenza
supporta una geometria di dislocazione profonda lungo un piano
immergente verso Sud, come sopra indicato.
Ulteriori elementi interessanti sono gli abbassamenti del suolo localizzati nella zona di Finale Emilia. Quello più centrato sul paese arriva a 3 cm, quello poco ad Est è di circa 2 cm.
Fonte: INGV Terremoti.
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