La carta della distribuzione epicentrale con le
magnitudo degli eventi
sismici (ricavata dai dati sismici dell'INGV.it con Ml>2), mette in evidenza come le due sequenze abbiano una distribuzione
secondo una fascia orientata W-E e compresa entro le strutture a thrust
del fronte appenninico sepolto sotto i depositi della Pianura Padana
("dorsale Ferrarese"). La prima sequenza del 20/05/2012 mostra i
terremoti con Ml>5 allineati lungo la
struttura sismogenetica dei Comuni di Bondeno-Ferrara, mentre la seconda
sequenza del 29/05/2012
mostra i terremoti
con Ml>5 allineati lungo la struttura sismogenetica dei Comuni
Mirandola-S.Posidonio. Anche il sisma di Ml=5,1 del 03/06/2012 è da
attribuire alla struttura sismogenetica dei Comuni di
Mirandola-S.Posidonio.
Dalla
distribuzione temporale degli eventi sismici di tutta la giornata del 10/06/2012, mostra un andamento abbastanza stazionario con un aumento della sismicità (terremoti di assestamento con M<3) rispetto ai giorni precedenti. Si notano alcuni gap sismologici
nella sequenza temporale, tra un sisma e il sucessivo. Per alcuni tempi non si sono registrati terremoti con M>2, ma solo
eventi sismici inferiori che non vengono riportati nel grafico, sono comunque scaricabili dal database ISIDe dell'INGV. Gli
eventi registrati mostrano una media con Ml<3.
In tutto questo tempo, dalla Carta della
distribuzione epicentrale si nota come nella zone occidentale dei Comuni
di Mirandola e Novi di Modena la sismicità (terremoti di assestamento
con Ml<3) sia maggiore rispetto alla zona orientale dei Comuni di
Finale Emilia, Bondeno e Ferrara. Tale differenza si nota anche dalla
Carta della criticità sismica dei comuni (definita come il numero di
eventi sismici con epicentro all'interno dei comuni).
Tale aumento della sismicità, con terremoti di assestamento (Ml<3) degli ultimi giorni è mostrata nel grafico sottostante.
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