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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

Aggiornamento fase di eruzione Etna - 28 dicembre 2014

Nella serata del 28 dicembre 2014, è avvenuto un episodio eruttivo breve ma intenso, il primo evento tipicamente parossistico dell'Etna dopo quello del 2 dicembre 2013 al Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC). Questo episodio ha prodotto fontane e colate di lava e una colonna eruttiva che è stata spinta dal vento forte verso est, portando a ricaduta di cenere e lapilli nell'area degli abitati Milo, Fornazzo, S. Alfio e Giarre. Le cattivissime condizioni meteorologiche non hanno finora permesso di identificare chiaramente quale dei crateri sommitali dell'Etna abbia prodotto l'episodio, perché l'area sommitale era costantemente coperta da una densa copertura nuvolosa (vedi la foto a sinistra, ripresa da Francesco Mangiaglia e pubblicata con gentile permesso dell'autore), condizione che persiste tuttora. Sono state emesse due o tre colate laviche verso est e nord-est, verso la Valle del Bove, espandendosi sul terreno pianeggiante alla base della parete occidentale del

Terremoto M4.4 Calabria e brevi considerazioni di sismotettonica

In data 28 dicembre 2014 alle ore 22:43:38 italiane (ora 21:43:38 UTC)  è avvenuto un terremoto di magnitudo 4.4 (Ml) ad una profondità di 11.1 km. L'epicentro è stato localizzato nel distretto sismico: La Sila. L'area ricade entro la zona sismogenetica 66 (fig. 1) che comprende la Valle del Crati e quella del Savuto fino a Falerna. Tale zona è delimitata a nord dalla faglia Corigliano – Rossano (CS15) e a sud dalla Lamezia-Catanzaro (CS18), entrambe a cinematica trascorrente sinistra ( Gervasi, Moretti, 1999; Moretti, 1999) .  fig. 1 - principali faglie attive nel Pleistocene sup. - Olocene in calabria settentrionale La sismicità della Zona mostra un'andamento piuttosto regolare nel tempo anche se di basso livello. Gli eventi maggiori si sono espressi come scosse singole o sono stati seguiti da un numero sempre limitato di repliche. La distribuzione delle scosse con la profondità mostra un notevole addensamento di ipocentri tra i 10 ed i 30 km, carattere

Terremoto M 4.1 Chianti - Toscana

In data 19 dicembre 2014 alle ore 11:36:30 italiane (ora 10:36:30 UTC)  è avvenuto un terremoto di magnitudo 4,1 (Ml) ad una profondità di 7,1 km. L'epicentro è stato localizzato nel distretto sismico: zona Chianti. Si è sviluppata una sequenza sismica (fig. 1) già a partire dalla nottata con l'evento di Ml 3,5 del 19/12/2014 delle ore 00:09:05 (locali) e di Ml 3,8 del 19/12/2014 delle ore 09:39:41 (locali).  Al momento la sequenza è attiva e si registrano eventi sismici.   fig. 1 - distribuzione degli eventi sismici zona Chianti fig. 2 - Sismicità storica L'area in passato è stata soggetta a diversi eventi sismici (fig. 2), tra cui quello del 18 maggio 1895 (fig. 3): il grande terremoto di Firenze . Tale evento è stato stimato con Mw 5,4. fig. 3 - Il grande terremoto di Firenze

Sequenza sismica Gubbio 2014: il nuovo cluster.

Nel mese di dicembre 2014 si è andata a registrare un'aumento dell'attività sismica in prossimità del bacino di Gubbio. Il nuovo cluster  (fig. 1)  si è sviluppato sul bordo ovest del bacino ad una profondità compresa tra i 6,0 e gli 8,0 km. In corrispondenza di questa piccola sequenza di dicembre 2014 la faglia di Gubbio si trova ad una profondità di circa 3 ,5 km, mentre la faglia Altotiberina si trova alla profondità di circa 7,0 km. Considerando le profondità, la f aglia Altotiberina deve avere generato il cluster del dicembre 2014 .  fig. 1 - distribuzione degli epicentri nel mese di dicembre 2014. Rispetto alla distribuzione degli epicentri aggiornata al gennaio 2014 (fig. 2), è da notare come in dicembre 2014 la sismicità è migrata verso il bordo SW del bacino (confrontare le figg. 1 e 2). fig. 2 - distribuzione degli epicentri aggiornata al gennaio 2014 (da: Balocchi e al., 2014). La sismicità storica dell'area (fig. 3) ricavata dal CPTI11, dove

Terremoto M 3,2 nella Pianura Padana Emiliana

In data 12 dicembre 2014 alle ore 08:01:25 italiane (ora 07:01:25 UTC)  è avvenuto un terremoto di magnitudo 3,2 (Ml) ad una profondità di 2,5 km. L'epicentro è stato localizzato nel distretto sismico: Pianura Padana Emiliana. Fonte: CNT-INGV