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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Alcune considerazioni ed ipotesi sullo sciame sismico di Parma 2017

Fig. 1 - distribuzione degli epicentri dello sciame di Parma. Il giorno 19/11/2017 si è registrato un terremoto di M 4.4 nella zona di Fornovo di Taro (fig. 1). L'evento è stato seguito da diversi terremoti di bassa magnitudo (fig. 2) sviluppano uno sciame sismico. Analizzando la distribuzione degli ipocentri, è possibile ricavare diverse informazioni sulla sismotettonica attuale e formulare ipotesi sulla possibile sismogenesi futura. Fig. 2 - distribuzione temporale della sismicità Gli ipocentri sono distribuiti secondo una geometria a " wedge " (cuneo) dove l'evento di M 4.4 del 19/11 rappresenta la fase iniziale della formazione del wedge , e la sismicità di bassa magnitudo (M<3.0) sviluppata successivamente ricade all'interno della zona delimitata dal cuneo (Fig. 3). Fig. 3 - sezioni della distribuzione ipocentrale lungo la traccia A-A'. Confrontando la sismicità dello sciame sismico di Parma 2017 con quella di lungo p

Bibliografia di Scienze della Terra e Letture consigliate a corredo

Libri di testo di Scienze della Terra Scienze della terra. Vol. 1: Elementi di geologia generale.   Pompeo L. Casati. Introduzione alla geologia. Appunti a corredo delle lezioni. Paolo Fazzini. Scienza della terra. Rocce e successioni sedimentarie. Alfonso Bosellini, Emiliano Mutti & Franco Ricci Lucchi. Sedimentologia, Vol. I, II, III . Franco Ricci Lucchi Geologia regionale. Geologia dell'Italia e delle regioni circummediterranee.   Gianfranco Gasperi Elementi di tettonica regionale .  Albert W. Bally, Raimondo Catalano & John S. Oldow Introduzione alla paleontologia.  Sergio Raffi & Enrico Serpagli I minerali.  Glauco Gottardi Magmatismo e metaformismo.   Claudio D'Amico, Fabrizio Innocenti & Francesco Sassi Le rocce e i loro costituenti.   Lucio Morbidelli Vulcanologia. Principi fisici e metodi d'indagine .  Roberto Scandone & Lisetta Giacomelli Geografia fisica.  Paolo Roberto Federici & Sandra Piacente Geomo

Terremoto nel parmense di Mw=4.4 del 19/11/2017

Fig. 1 - area dello sciame sismico In data 19/11/2017 si è verificato un terremoto di Mw=4.4 nel parmese [1]. Il terremoto rappresenta l'evento di maggiore magnitudo di uno sciame sismico più esteso che ha interessato l'area di Fornovo di Taro (fig. 1). La sismicità nel tempo evidenzia quattro eventi precedenti al terremoto di Mw 4.4 e una serie di aftershocks che va a diminuire di magnitudo nel tempo (fig. 2). Fig. 2 - serie temporale della magnitudo dello sciame di Fornovo. Fig. 3 - sezione SW-NE degli ipocentri rappresentati in fig. 1. La sezione SW-NE (fig. 2) evidenzia la distribuzione degli ipocentri dove il terremoto di Mw=4.4 è il più profondo. La distribuzione degli aftershocks evidenzia una geometria abbastanza regolare degli ipocentri.  Il meccanismo focale del terremoto di Mw=4.4 [1] compressivo con una componente orizzontale minore, è da mette in relazione al piano di subduzione della microplacca Adria che si infila sotto la placca Europ

Fossils & Minerals Review n. 3 del Dicembre 2017

È uscito il numero 3 di Fossils & Minerals , rivista di interesse Paleontologico & Mineralogico, a cura del Gruppo Umbro Mineralogico Paleontologico - Assisi. In questo numero particolare riferimento all’Italia con le novità Mineralogiche di San Venanzo (Tr), la fauna a mammiferi della Grotta di Monte Cucco (Pg), novità sul Giurassico dell’Appennino Umbro Marchigiano e sui trilobiti del Carbonifero delle Ardenne. A questo link è possibile leggere il PDF oppure scaricarlo liberamente. È possibile ordinare il formato cartaceo all'indirizzo review.gump@gmail.com

The 2012 Emilia earthquake stress transfer from the MW 5.8 seismogenic source of May 20th to the MW 5.6 seismic event of May 29th (northern Italy)

Abstract The 2012 Emilia seismic sequence was characterised by two main compressional events, which occurred on May 20th and 29th, 2012, with MW 5.8 and MW 5.6, respectively. Seismic activity was ascribed to the northward verging fold and thrust structures in the Ferrara-Romagna arc. This study shows how the stress change of May 20th earthquake could have interacted with the adjacent faults. The study highlights a large lobe of increased Coulomb stress change at the root of the external Ferrara thrust and at the top of the Carpi-Poggio Renatico thrust. The transfer model shows a 1-2 bar increase along some fault segments of the external Ferrara thrust, an increase less than 1 bar along other fault segments and a decrease along a segment of the Carpi-Poggio Renatico thrust. The Coulomb stress change (shear and normal component) and transfer model does not show either increase or decrease along the Mirandola thrust (another segment of the Carpi-Poggio Renatico thrust). We therefore

Considerations on the seismotectonics and seismogenesis of the Tiberina-Gubbio Valley extensional system (central Italy)

Abstract The analysis of seismological data related to low magnitude earthquakes provides useful information on the seismotectonics and seismogenic context as well as on the seismic processes that generate seismic sequences with strong earthquakes. We analysed seismic data, related to the 1984 earthquake sequence and the 2010-2015 seismicity, and we obtained information about the history of seismic events and the associated tectonic structure activity, which allowed us to describe the seismotectonics model and seismogenic area. The geometry of the Tiberina Valley fault system that represents a detached surface of regional relevance is subject to a creep deformation along the deeper segments, which determines the evolution of the seismicity of the area. Brittle deformations with the possibility of microseismic as well as strong events are plausible in the most superficial segments. The Gubbio fault is antithetical to the preceding one, showing brittle deformation features with the p