L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che attraverso i
suoi docenti si trova in prima linea a collaborare con le varie autorità
competenti (Protezione Civile, Comuni, ecc.) per valutare e comprendere
in tutta la sua portata, geomorfologica, fisica e strutturale, il
fenomeno sismico che ha interessato l’Emilia Romagna e parte della
Lombardia. Attreverso una conferenza stampa l'8 giugno 2012 è scesa in campo per cercare di chiarire cosa sia accaduto durante il terremoto dell'emilia.
Le terre emerse sono più rilevate dei fondali oceanici, sia perché sono costituite da rocce più leggere, sia perché formate da una litosfera più spessa. Le rocce più comuni dei continenti sono a composizione granitica e risultano generalmente più leggere di quelle basaltiche, tipiche dei fondali oceanici. La diversità di peso fra graniti e basalti non basta, però, da sola a spiegare, per esempio, il forte dislivello tra la catena himalayana, che supera gli 8000 m di altitudine, e il fondo dell'oceano indiano, che raggiunge profondità superiori ai 10000 m. Perché tale differenza? La risposta viene dal principio dell'isostasia, che mette in relazione le quote di continenti e oceani con la densità delle rocce della crosta e del mantello. Secondo questo principio, le zolle in cui la litosfera è suddivisa galleggiano, per la loro relativa leggerezza, sull'astenosfera, che si comporta come un fluido particolarmente denso e pesante. Fig . 1 - modello dell'Isostasia
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