Una nuova scoperta scientifica dall'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Un gruppo di ricerca italo francese, guidato da un ricercatore del Dipartimento di Scienze della Terra, ha scoperto l'esistenza di microorganismi, che sfruttano gli elementi ed i composti chimici forniti dai minerali presenti in rocce per il loro ciclo vitale tra cui in particolare idrogeno e metano, in ambienti che si ritenevano sterili e non colonizzati dalla vita. La ricerca è stata pubblica su Nature Geoscience.
Fig. 1 - Ricostruzione del Pangea e della sua evoluzione paleogeografica. L'idea di una " Terra mobile ", la cui superficie cambia aspetto nel tempo per il continuo reciproco spostarsi di settori della crosta, è nata all'inizio del secolo scorso ed ha avuto il suo principale teorico in Alfred Wegner , ben noto per avere proposto la teoria della deriva dei continenti. Wegner considerava le aree continentali come zattere di sial galleggianti sul sima, indicando con sial (da silicio a alluminio) la crosta a composizione media granitica, meno densa, e con sima (da silicio a magnesio) il materiale sottostante, più denso, di composizione basaltica, che affiorava sul fondo degli oceani e costituiva, secondo l'autore, un involucro continuo (Fig. 1). Nella teoria, i grossi frammenti di crosta sialica, immersi nel sima molto viscoso " come iceberg nell'acqua " sarebbero andati pian piano alla deriva verso ovest, per restare in ritardo rispetto la ro
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