Previsione del del 10 dicembre 2012
Precipitazioni: da isolate a sparse, anche a carattere di breve rovescio, su Emilia-Romagna, Sicilia settentrionale e regioni centro-meridionali peninsulari, con quantitativi cumulati deboli o puntualmente moderati.
Nevicate: deboli sui settori alpini di confine; sopra 600-800 metri sull’Appennino settentrionale con apporto al suolo deboli, sopra 700-900 metri sull’Appennino centrale con apporto al suolo deboli o puntualmente moderati; sopra 900-1100 metri sull’Appennino meridionale con apporti al suolo generalmente deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: senza variazioni di rilievo.
Venti: forti di burrasca su Puglia e regioni ioniche in graduale attenuazione; forti occidentali sulla Sardegna con rinforzi di burrasca; tendenti a forti settentrionali sulla Liguria, tendenti a forti occidentali sulle regioni tirreniche; locali raffiche di fohn sui settori alpini centro-occidentali.
Mari: agiato lo Ionio, molto mosso l’Adriatico meridionale, entrambi con moto ondoso in attenuazione; molto mossi i bacini occidentali, tendenti ad agitati il mar Ligure e i settori settentrionali di mar di Sardegna e Tirreno.
Nevicate: deboli sui settori alpini di confine; sopra 600-800 metri sull’Appennino settentrionale con apporto al suolo deboli, sopra 700-900 metri sull’Appennino centrale con apporto al suolo deboli o puntualmente moderati; sopra 900-1100 metri sull’Appennino meridionale con apporti al suolo generalmente deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: senza variazioni di rilievo.
Venti: forti di burrasca su Puglia e regioni ioniche in graduale attenuazione; forti occidentali sulla Sardegna con rinforzi di burrasca; tendenti a forti settentrionali sulla Liguria, tendenti a forti occidentali sulle regioni tirreniche; locali raffiche di fohn sui settori alpini centro-occidentali.
Mari: agiato lo Ionio, molto mosso l’Adriatico meridionale, entrambi con moto ondoso in attenuazione; molto mossi i bacini occidentali, tendenti ad agitati il mar Ligure e i settori settentrionali di mar di Sardegna e Tirreno.
Fonte: Protezione Civile Nazionale
Commenti
Posta un commento