Lo sciame in Lizzano in Belvedere del Settembre 2021 si colloca all'interno di una vasta zona sismica lungo l'asse della catena Appenninica Tosco-Emiliana, che dal 2015 ad oggi ha generato diversi sciami [1, 2]. In particolare lo sciame di Lizzano è una "prosecuzione" verso Sud del cluster di Porretta Terme del 2015.
Come evidenziato dalla sismicità dal 2015 al 2021, si nota come l'area della catena appenninica è fortemente soggetta a eventi sismici singoli o sciami che si raggruppano in più terremoti distribuiti nel tempo (cluster). Generalmente sia gli eventi singoli ma anche quelli raggruppati in sciami mostrano una sismicità di bassa magnitudo e in genere moderata. In particolare per il cluster di Pievepelago si rimanda alla bibliografia [3].
La distribuzione degli epicentri relativa ai due cluster di Porretta Terme (PT) e Lizzano in Belvedere (LB) fa ipotizzare alla presenza di una sorgente sismogenica a direzione NE-SW (antiappenninca), probabilmente una tear-fault che divide due blocchi differenti, oppure in base alla distribuzione degli ipocentri potrebbe evidenziare una rampa laterale legata alla distensione regionale [2]. Per confermare tale ipotesi sono necessari altri dati e analisi più approfondite.
La sismicità storica relativa all'area dello sciame e quella limitrofa evidenzia differenti terremoti di magnitudo maggiore rispetto a quelli mostrati in precedenza, i quali evidenziano la presenza di sorgenti sismogeniche (faglie) in grado di generare terremoti forti.
Riferimenti
[1] Sciame sismico dell'Appennino Tosco-Emiliano (agg. del 02/03/2015).[2] Sciame sismico dell'Appennino Tosco-Emiliano (agg. del 16/04/2015).
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