L'attività sismica dell'Appennino Tosco-Emiliano è concentrata in tre clusters, uno nei pressi di Porretta Terme-Gaggio Montano (PT), uno a Castiglione Dei Pepoli (CP) e uno a nord di Firenzuola (F). Il cluster a nord di Firenzuola è iniziato il 17 Febbraio con una scossa di Ml 3.7, invece quello di Porretta è iniziato il 14 Febbraio, senza scosse rilevanti finora ma con profondità maggiori. Le caratteristiche sismologiche delle sequenze sono quelle degli sciami sismici dell'Appennino.
Distribuzione degli epicentri dei tre cluster: PT: Porretta Terme-GaggioMontano; CP: Castiglione dei Pepoli; F: Firenzuola. Meccanismi focali dei principali eventi (elaborato da Emanuele Maiorana). |
Continua ad essere evidente una sismicità di bassa magnitudo in Appennino Tosco-Emiliano, con una maggiore intensificazione nel cluster PT, come evidenziato dagli eventi di bassa magnitudo del 15 aprile 2015. La distribuzione degli ipocentri del cluster PT va ad approfondirsi in modo graduale verso SE. Nei clusters CP e F la sismicità è distribuita più regolare e superficiale.
I meccanismi focali dei clusters CP e F mettono in evidenza l'estensione in direzione NE-SW dell'area, forse dovuto ad una struttura sismogenetica di importanza regionale. La distribuzione degli ipocentri del cluster PT potrebbe evidenziare una rampa laterale legata alla distensione regionale oppure una trascorrente locale (tear-faul). Nell'area non vi sono meccanismi focali che possono aiutare alla comprensione della sorgente sismogenetica. Il meccanismo focale a NE del cluster PT mostra una compressione dovuta alla "frizione" tra la microplacca Adria ed Europa.
Il bacino del Mugello mostra una tettonica distensiva come evidenziato dai meccanismi focali degli eventi sismici del 2008 e 2009.
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