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Contesto tettonico delle Isole Tremiti

L'arcipelago delle Isole Tremiti appartiene alla microplacca Adria (LORT, 1971), ed è collocato al margine nord della piattaforma Apula (GAMBIMI, TOZZI, 1996), su un alto strutturale con direzione NE-SW e delimitato ai bordi da faglie a direzione W-E e NE-SW (fig. 1)(FAVALI e al., 1993). L'interpretazione tettonica delle Isole Tremiti, in base allo studio e l'interpretazione di sezioni sismiche a riflessione (FINETTI e al., 1987) e ad analisi mesostrutturali (MONTONE, FUNICELLO, 1989, DOGLIONI e al., 1994), le colloca all'interno di un sistema di faglie a direzione E-W, trascorrenti destre, associate al sistema tettonico del promontorio del Gargano (fig. 1).


Figura 1: Schema strutturale delle Isole Tremiti.
1) Principali faglie sub-verticali con prevalente movimento
lungo immersione; 2) Principali faglie sub-verticali con
prevalente movimento lungo direzione; 3) Fronte
appenninico (da: Andriani e al., 2005).

Figura 2: Situazione dell’Italia nel Miocene sup.-Pleistocene.
(+) aree di uplift, presenti nelle zone della Puglia;
(-) aree di subsidenza, presenti nelle zone limitrofe alla Puglia
(da: Doglioni e al., 1996).

L'arcipelago strutturalmente è caratterizzato da una struttura a monoclinale leggermente inclinata di 10° in direzione SE (SELLI, 1971). Tale struttura è compresa entro una zona trastensiva destra e denominta fascia di deformazione trasversale destra delle Tremiti (FAVALI e al., 1990; 1993; CONSOLE e al., 1993; MONGELLI e al., 1994, DOGLIONI e al., 1996) che gioca un ruolo di trasferimento della deformazione tettonica tra i due blocchi, che essa divide, ubicati a nord e a sud (fig. 1). A partire dal Pleistocene medio e durante il processo di subduzione della placca Adria al di sotto di quella Europea, il blocco adriatico posto a sud (fig. 2) flette maggiormente ed è caratterizzato da un regime tettonico di uplift (risalita di litosfera) mentre il blocco nord, flette meno ed è caratterizzato da subsidenza (CIARANFI e al., 1983; SUHADOLC, PANZA, 1989; DOGLIONI e al., 1994; 1996). La progressiva migrazione verso est dell'arco appenninico, il diverso spessore e differente grado si subduzione dei due blocchi, controlla il diverso grado di flessione della litosfera, con la presenza di un bulge elastico nel blocco adriatico posto a sud (MONGELLI e al., 1994), determinando lo stile tettonico attuale delle isole Tremiti, con la fascia di trascorrenza destrorsa delle Tremiti (DOGLIONI e al., 1996) che gioca un ruolo di trasferimento della deformazione tettonica tra i due blocchi (fig. 3 e 4).


Figura 3:  Diagramma a blocchi che mostra la differente
deformazione dei due blocchi, delimitati dalla fascia di
deformazione trasversale destra  (da: Doglioni e al., 1996).

Figura 4: Sezioni geologiche che mostrano i cunei di accrezione
durante il Pleistocene, mettendo in evidenza il diverso stile
tettonico della subduzione di litosfera tra il blocco adriatico posto
a nord e quello posto a sud rispetto la fascia di deformazione
trascorrente destra delle Isole Tremiti (da: Doglioni e al., 1996).


Bibliografia
  • ANDRIANI G.F., WALSH N., PAGLIARULO R. (2005); The influence of geological setting on the morphogenetic evolution of the Tremiti Archipelago (Apulia, Southeastern Italy). Natural Hazards and Earth System Sciences, 5, pp. 29-41.
  • CIARANFI N., GHISETTI F., GUIDA M., IACCARINO G., LAMBIASE S., PIERI P., CAPISALDI L, PICCHETTI G., TORRE M., TORTRICI L., MEZZANI L. (1983); Carta neotettonica dell'Italia meridionale. Prog. Fin. Geod. Pub. No. 515, pp. 1-62.
  • CONSOLE R., DI GIOVAMBATTISTA R., FAVALI P., PRESGRAVE B. W., SMIRGLIO G. (1993); Seismicity of the Adriatic microplate. Tectonophysics, 218, pp. 343-354.
  • DOGLIONI C., TROPEANO M., MONGELLI F., PIERI P. (1996); Middle-Late Pleistocene uplift of Puglia: an "anomaly” in the apenninic foreland. Mem. Soc. Geol. It., 51, pp. 101-117.
  • DOGLIOSI C., MONELLI F., PIERI P. (1994); The Puglia uplift (SE Italy): an anomaly in the foreland of the Apenninic subduction due to buckling of a thick Continental lithosphere. Tectonics, 13, pp. 1309-1321.
  • FAVALI P., FUNICIELLO R., MATTIETTI G., MELE G., SALVINI F. (1993); An active margin cross the Adriatic Sea (Central Mediterranean Sea). Tectonophysics, 219, pp. 109-117.
  • FAVALI P., MELE G., MATTIETTI G. (1990); Contribution to the study of the Apulian microplate geodynamics. Mem. Soc. Geol. It., 44, pp. 71-80.
  • FINETTI I., BRICCHI G., DEL BEN A., PPAN M., XUAN Z. (1987); Geophysical study ofthe Adria piate. Mem. Soc. Geol. It., 40, pp. 335-344.
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  • LORT J. M. (1971); The tectonics of thè Eastern Mediterranean: A geophysical review. Rev. Geopys. Sp. Phys.,9, pp. 189-216.
  • MORELLI F., MAROTTA A. M., DOGLIOSI C. (1994); Differenti tipi di litosfera e differenti stili di subduzione negli Appennini. Proc. 13° GNGTS, pp. 13-24.
  • MONTONE C., FUNICIELLO R. (1989); Elementi di tettonica trascorrente alle Isole Tremiti (Puglia). Rend. Soc. GEOL. IT., 12, PP. 7-12.
  • SELLI R. (1971); Isole Tremiti e Pianosa, Note illustrative della Carta Geologica d'Italia, F° 156, Marco in Lamis. Serv. Geol. d'Italia, Roma, pp. 1-65.
  • SUHADOLC P., PANZA G. F. (1989); Physical properties of the lothosphere-asthenosphere system in Europe from geophysical data. In: BORIANI A., BONAFEDE M., PICCARDO G. B., VAI G.B.; “The lithosphere in Italy”. Acc. Naz. Lincei, Roma, 80, pp. 15-40.

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