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Visualizzazione dei post da 2020

Tectonics and seismotectonics of high Dragone valley between Piandelagotti and Montefiorino villages (Northern Apennines, Italy).

[En] small seismic sequence in the high Modena Apennines (Sant’Anna Pelago area) occurred in the 2018-2019 period with a main earthquake of MW 3.6 on July 1, 2018. The existent geological literature does not suggest the presence of a Quaternary active fault that can explain this seismic sequence. Small earthquakes are related to the same seismogenic process of strong earthquakes and, generally, earthquakes are generated by minor structures associated with regionally important faults, which define the main rupture zone. The structural analysis of mesoscopic faults in outcropping rock-units, and the analysis of hypocentres distribution, provided important information on the geometry, kinematics, and tectonic stress of the main regional fault systems responsible for the occurred seismic event. This paper proposes the seismotectonic model of high Dragone valley, when the mesostructural analysis describes the main surface fault systems and the horst and graben structure of Riccovolto villag...

Nascita di un vulcano e la formazione di nuova crosta.

Fig. 1 - (A) area dell'Afar in Etiopia. (B) Immagine interferometrica. Il 26 settembre 2005 una violenta esplosione nella regione etiope dell'Afar (Fig. 1A) diede origine a un nuovo vulcano laddove prima c'era stato solamente un deserto. Dodici giorni prima, il primo di 163 terremoti con una magnitudo superiore a 3.9 della scala Richter iniziò tra due vulcani più vecchi, il Dabbahu e il Gabho (rispettivamente D e G in Fig. 1B), e proseguirono verso sud per 60 km. I terremoti furono generati da faglie normali che si propagarono verso sud a partire dal Mar Rosso, una delle conseguenze dirette dell'allontanamento della Placca Arabadalla Placca Nubiana (Fig. 1A). Le immagini da satellite registrarono questo movimento quasi in tempo reale. Dal confronto delle immagini prima e dopo l'attività, alcuni autori sono stati in grado di creare l'immagine interferometrica da radar ad apertura sintetica (InSAR) mostrata in Fig. 1B, dove ogni tonalità di colore corrisponde ad u...

Influence of the Canossa-San Romano fault system on the development of the River Secchia fluvial terraces (Northern Apennines, Italy)

[En] The geomorphological features of a stretch of the River Secchia valley, which is located on the Po Plain side of the Northern Apennines (Italy), are highly influenced by the Canossa-San Romano fault system. Strath terraces covered by thin levels of fluvial and colluvial deposits are found along the banks of the R. Secchia and witness a continued, slow, intermittent tectonic uplift along the northeastern front of the Apennines. Three orders of terraces are present, which were formed through channel scour episodes interspersed with periods of relative quiescence, with channel widening and strath formation. Rates of erosion appear to increase from north to south across a natural threshold, locally known as “Rupe del Pescale” and slow down with decreasing age. A temporal reduction in erosion rates indicates a recent slowdown of the Apennine uplift, which is in disagreement with the interpretation of earlier studies. Evidence for a slowing uplift rate also comes from the Roteglia area,...

Lo slab di Adria e il suo terremoto di M 3.5 del 2020 nel parmense

Il terremoto di M 3.5 accaduto nella zona di Valmozzola in Provincia di Parma [1] è interessante per quanto riguarda la sua profondità calcolata di 61 km. Infatti, il terremoto da indicazioni sulloa presenza di una piastra di roccia solida in grado di generare terremoti sotto condizioni di stress tettonico. Questa piastra è lo slab della microplacca Adria che scorre sotto l'Appennino Tosco-Emiliano fino ad una profondità di circa 60-70 km.  Il terremoto del 27 gennaio 2012 accaduto nella Provincia di Parma ad una profondità di 60 km [2], è un evento ampliamente confrontabile con quello accaduto a Valmozzola il 5 ottobre 2020. Infatti essi mostrano una profondità paragonabile e anche la loro posizione è in stretta vicinanza. I due terremoti si collocano di una "fascia profonda" [3] all'interno della piastra in subduzione di Adria che scorre sotto la Catena Appenninica . Modello della subduzione della placca Adria sotto quella Europea [2]. Analizzando il terremoto del 2...

Stratigrafia dell'altopiano del Colorado: un esempio sulle datazioni relative

Possiamo usare gli strati esposti nel Gran Canyon e nelle porzioni dell'altopiano del Colorado per illustrare come si lavora con le datazioni relative. Quel grosso spessore di strati testimonia una lunga vicenda di sedimentazione in un'ampia varietà di ambienti, talvolta sulle terre emerse, talvolta sotto il livello del mare. Mettendo insieme le varie formazioni esposte nelle differenti località, i geologi hanno potuto costruire una successione stratigrafica lunga più di un miliardo di anni che copre le ere Paleozoico e Mesozoico. Fig. 1 - Sezione stratigrafica composita dell'altopiano del Colorado ricostruita a partire dalle successioni del Gran Canyon, Zion Canyon e Bryce Canyon. Le rocce poste più in basso lungo i versanti del Gran Canyon (Fig. 1A), e dunque le più antiche, sono rocce ignee e metamorfiche di colore scuro che costituiscono gli Scisti di Visnù , un gruppo di più formazioni che datazioni radiometriche fanno risalire a circa 1.8 miliardi di anni fa. Al di s...

The 2020 seismic release of Busseto-Cavriago seismic source (between Fidenza-Parma-Reggio Emilia, Italy)

Fig. 1 - seismic release rate map of Busseto-Cavriago seismic source  [EN] The method described in Balocchi, 2019 is used to determine the seismic release ratio map of Busseto-Cavriago seismic source (Fig. 1). Seismological data are from the 1985-2020 period (from database of INGV). The fault surface show a different behaviour, with unstable area and unstable slip is associated with earthquakes (red areas) and the near areas are conditionally stable with stable sliding (blue areas). The unstable regions are stuck patches and seismic (asperity), while the conditionally stable areas are surrounding them are dragged along passively. The conditionally stable areas are relatively free to creep or dragged. They are asperity areas with seismicity near to creep or dragged areas without seismicity, this in the coseismic period. The conditionally stable region on the seismic surfaces behave like blocked patches in the interseismic period, consequently, the active fault in this areas might g...

Il "Fungo" dell'alveo del Fiume Secchia

"Fungo" dell'alveo del Fiume Secchia (Foto di Paolo Balocchi 2012) A chi segue l'alveo del Secchia percorrendo l'orlo terrazzato della sponda destra, poche centinaia di metri a nord di San Michele dei Mucchietti (vicino a Sassuolo nel modenese) si presenta una forma d'aspetto inconsueto e pure variabile, secondo le condizioni idrometriche del corso d'acqua: una sorta di periscopio o di timone emergente da una macchina invisibile, immersa tra i gorghi di una piena, oppure, in fase di magra, la sagoma di una chiglia di barca capovolta, dalla quale svetta lo stabilizzatore. In queste condizioni idrometriche è più facile potersi rendere conto del fenomeno, che, bisogna dirlo, una tale apparizione non desta un uguale interesse in tutti: anzi, si sono viste perfino dimostrazioni della più grande indifferenza, anche da parte d'eminenti studiosi, si voglia per la ritenuta "banalità" dell'oggetto, per scarsa fantasia o altri seri motivi. C...

Fractured and Faulted Carbonate Reservoirs in Outcrop: Apennine Mountains, Italy (Taught by local Italian geologists)

Instructed by Italian geologist who have worked the Apennine region for many years.  Period: July 6 – 10, 2020. An opportunity to “touch” reservoir rock and observe depositional and structural characteristics from seismic to core scales. Offered through William W. Little -  Geological Consulting, LLC . For more information you can read website  www.wwlittle.com . 

I Trap siberiani sono l'"arma" di un'estinzione di massa?

L'estinzione di massa della fine del periodo Permiano, datata circa 251 milioni di anni fa, segna la transizione tra l'era Paleozoica e Mesozoica, così come viene descritto da numerosi scienziati. Gli espandimenti basaltici della Siberia (il prodotto della più grande eruzione vulcanica continentale nell'eone Fanerozoico) sono stati ugualmente datati a 251 milioni di anni fa. E' solo una coincidenza, o l'eruzione degli espandimenti basaltici è stata responsabile dell'estinzione di massa della fine del Permiano? I Trap Siberiani sono una successione verticale di grandi espandimenti basaltici che ricoprono una vasta area. Il termine "Trap" ha origine nella parola svedese "trappa" che significa gradino, e si riferisce alla morfologia di zone in cui le piste che le percorrevano superavano con una serie di salti una successione di colate di lava basaltica. I basalti che affiorano nel cratone siberiano raggiungono spessori totali di oltre 6 km...

Nasce una montagna dalla teoria della geosinclinale alla tettonica a placche

La storia dell'orogenesi viene affrontata a cominciare dal 1859, con il geologo americano James Hall che analizzò i sedimenti degli Appalachi, per capire la ragione degli inconsueti spessori che vi si riscontravano. La sua ipotesi, visto che i sedimenti erano tutti di mare poco profondo, prevedeva una crosta in sprofondamento a mano a mano che si accumulavano i sedimenti (subsidenza) fino a raggiungere una zona profonda di disequilibrio che provocava il sollevamento del materiale quando la spinta isostatica è maggiore del carico sovrastante. Fig. 1 - Sezione schematica di una geosinclinale (semplificato da Aubouin). Nel 1869, James Dwight Dana spiegò l'origine di tali sedimenti mediante una subsidenza attiva: i sedimenti vengono intrappolati in una grossa depressione chiamata geosinclinale (Fig. 1), dove incontrano zone in cui c'è produzione di lave e di rocce metamorfiche e vulcaniche. Per il disequilibrio isostatico questa si solleva, deformandosi e dando luogo ...