Passa ai contenuti principali

The 2020 seismic release of Busseto-Cavriago seismic source (between Fidenza-Parma-Reggio Emilia, Italy)

Fig. 1 - seismic release rate map of Busseto-Cavriago seismic source 

[EN] The method described in Balocchi, 2019 is used to determine the seismic release ratio map of Busseto-Cavriago seismic source (Fig. 1). Seismological data are from the 1985-2020 period (from database of INGV).

The fault surface show a different behaviour, with unstable area and unstable slip is associated with earthquakes (red areas) and the near areas are conditionally stable with stable sliding (blue areas). The unstable regions are stuck patches and seismic (asperity), while the conditionally stable areas are surrounding them are dragged along passively. The conditionally stable areas are relatively free to creep or dragged. They are asperity areas with seismicity near to creep or dragged areas without seismicity, this in the coseismic period.

The conditionally stable region on the seismic surfaces behave like blocked patches in the interseismic period, consequently, the active fault in this areas might generate strong earthquakes in the future.

Fig 2 - historical earthquakes map.

Historical and instrumental earthquakes catalogues (Fig. 2) (DISS Working Group, 2018; Rovida et al., 2020) show a number of damaging earthquakes all over the Busseto-Cavriago seismic source area; from northwest to southeast, they are: the 5 November 1738 (Mw 5.4, Parma), 11 June 1438 (Mw 5.6, Parmense), 15 July 1971 (Mw 5.6, Parmense), 13 March 1832 (Mw 5.6, Reggiano), and 11 September 1831 (Mw 5.5, Reggiano) earthquakes. Finally, a sparse intermediate (4.5 < Mw 5.0) seismicity can be found in the whole region, including a sequence that has occurred from late 1991 to early 1992.

***

Il rilascio sismico del 2020 della sorgente sismica di Busseto-Cavriago (tra Fidenza-Parma-Reggio Emilia, Italia).

[IT] Il metodo descritto in Balocchi, 2019 viene utilizzato per determinare la mappa del rapporto del rilascio sismico (Seismic Release Ratio) della sorgente sismica di Busseto-Cavriago (Fig. 1). I dati sismologici sono del periodo 1985-2020 (dal database di INGV).

La superficie di faglia mostra un comportamento diverso, con l'area instabile e slittamento instabile è associata a terremoti (aree rosse), mentre le aree vicine sono condizionatamente stabili (aree blu) con scorrimento stabile. Le regioni instabili sono zone bloccate e sismiche (asperità), mentre le aree condizionatamente stabili che le circondano vengono trascinate passivamente. Le aree condizionatamente stabili sono relativamente libere di strisciare o trascinate. Sono aree di asperità con sismicità vicine ad aree striscianti o trascinate senza sismicità, questo nel periodo cosismico.

La regione condizionatamente stabile sulle superfici sismiche si comporta come aree bloccate nel periodo interseismico, di conseguenza, la faglia attiva in queste aree potrebbe generare forti terremoti in futuro.

I cataloghi di terremoti storici e strumentali (Fig. 2) (DISS Working Group, 2018; Rovida et al., 2020) mostrano una serie di terremoti dannosi in tutta l'area sismica di Busseto-Cavriago;  da nord-ovest a sud-est: i terremoti del 5 novembre 1738 (Mw 5,4, Parma), 11 giugno 1438 (Mw 5,6, Parmense), 15 luglio 1971 (Mw 5,6, Parmense), 13 marzo 1832 (Mw 5,6, Reggiano) e  11 settembre 1831 (Mw 5,5, Reggiano).  Infine, si può riscontrare una sismicità intermedia (4,5 <Mw 5.0) scarsa in tutta la regione, inclusa una sequenza che si è verificata tra la fine del 1991 e l'inizio del 1992.

Bibliografia
  • Balocchi P., 2019. Seismic release ratio of the 2012 Emilia seismogenic sources and seismotectonic evolution (norther Italy). Atti Soc. Nat. Mat. Modena, 150, pp. 77-92.
  • DISS Working Group 2018. Database of Individual Seismogenic Sources (DISS), Version 3.2.1: A compilation of potential sources for earthquakes larger than M 5.5 in Italy and surrounding areas. http://diss.rm.ingv.it/diss/, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; doi:10.6092/INGV.IT-DISS3.2.1
  • Rovida A., Locati M., Camassi R., Lolli B., Gasperini P., 2020. The Italian earthquake catalogue CPTI15. Bulletin of Earthquake Engineering, 18(7), 2953-2984. https://doi.org/10.1007/s10518-020-00818-y


Commenti

Post popolari in questo blog

La "terra mobile" di Wegener e la deriva dei continenti

Fig. 1 - Ricostruzione del Pangea e della sua evoluzione paleogeografica. L'idea di una " Terra mobile ", la cui superficie cambia aspetto nel tempo per il continuo reciproco spostarsi di settori della crosta, è nata all'inizio del secolo scorso ed ha avuto il suo principale teorico in Alfred Wegner , ben noto per avere proposto la teoria della deriva dei continenti. Wegner considerava le aree continentali come zattere di sial galleggianti sul sima, indicando con sial (da silicio a alluminio) la crosta a composizione media granitica, meno densa, e con sima (da silicio a magnesio) il materiale sottostante, più denso, di composizione basaltica, che affiorava sul fondo degli oceani e costituiva, secondo l'autore, un involucro continuo (Fig. 1). Nella teoria, i grossi frammenti di crosta sialica, immersi nel sima molto viscoso " come iceberg nell'acqua " sarebbero andati pian piano alla deriva verso ovest, per restare in ritardo rispetto la ro...

La ricerca sulla Faglia Canossa - San Romano e il Terrazzo di Roteglia (2019-2024).

Lo studio sulla Faglia Canossa - San Romano e del Terrazzo di Roteglia ebbe inizio in Autunno del 2018, durante un viaggio in auto. Passando lungo la strada che da Roteglia arriva a Castellarano, giunti alle pendici del M. Pendice, sul lato destro del fiume si osserva il terrazzo del Pigneto con la "Rupe del Pescale". In questo panorama, fu il confronto aperto con un "amico" a guidarmi verso la ricerca e a come la faglia poteva avere giocato un ruolo importate sulla geologia e la geomorfologia dell'area subito a monte, appunto la zona di Roteglia e il suo terrazzo fluviale.   L'idea di partenza era che la Canossa - San Romano potesse essere la faglia che, con il suo movimento distensivo in epoca geologicamente più recente, aveva creato una "barriera" al corso del Fiume Secchia, determinando una sedimentazione differente nell'area più a monte, dove è presente un esteso terrazzo di depositi alluvionali, costituito perlopiù da ghiaia e fango, dove...

Quaternary geology and geological map of the Roteglia Basin within the River Secchia valley (Italy) with evidence for the Canossa-San Romano Fault System and inversion tectonic activity

  [EN] This report and accompanying geological map are the culmination of a several year study on the influence of the Canossa-San Romano normal fault system on Quaternary deposition and geomorphology within the Roteglia Basin (northern Italy). Quaternary sedimentary deposits that flank the River Secchia in the study area have led to new interpretations regarding the timing of tectonic activity along the north-eastern margin of the Apennines and have raised questions regarding regional stratigraphic correlation of Quaternary stratigraphic units. A small depositional basin, named during this study as the Roteglia Basin, has been formed where the Canossa-San Romano Fault System crosses the R. Secchia. This fault system is comprised of the Canossa-San Romano primary fault and two subordinate synthetic faults, named the Border and Argontello Faults. Adjacent to the R. Secchia is a set of three strath terraces, dating from 220 to 22 ka, that were cut by the river as the mountain fr...