In giorno 9 febbraio 2016 è accaduto un terremoto di M 2.2 nella Pianura Padana lombarda. Tale evento si colloca geograficamente all'interno della concessione di stoccaggio gas di Sergnano facendo presupporre una relazione con l'attività umana. Questa “nota breve” si pone come obiettivo quella di fare chiarezza sull'evento e la possibilità di una sua relazione con lo stoccaggio, utilizando dati presi dalla bibliografia. Confrontando il dato della profondità dell'ipocentro e quello relativo alla profondità dei pozzi, si capisce che la relazione non può esserci. Considerando dati più puntuali, relativi al modello geomeccanico del reservoir redato in occasione della Valutazione di Impatto Ambiantale per l'ampiamento delle pressioni di esercizio del giacimento, si evince come lo stato tensionale e deformativo del giacimento al suo contorno, in relazione al valore massimo della pressione considerato nella modellazione numerica, rimane in campo elastico rilevando la tenuta della roccia. Inoltre, confrontando i dati delle tensioni orizzontali efficaci in condizioni di pressione iniziale e valore massimo della pressione considerata nella modellazione numerica, si evidenzia come le eventuali variazioni di pressione nell'area sottostante il reservoir sono trascurabili, e quindi non possono influenzare le zone che si trovano a maggiore profondità come quella dove è collocato l’ipocentro dell’evento sismico. Qualora sia corretta la profondità dell'ipocentro, trova una spiegazione più plausibile se si considerano eventuali strutture sismogenetiche più profonde di età Mesozoica.
di: Balocchi P. (2016)
Articolo:
Balocchi P. (2016); Considerazioni sull'evento di M 2.2 di Sergnano 2016 in relazione allo stoccaggio di gas naturale. GeoResearch Center Italy - GeoBlog, 1(2016), ISSN: 2240-7847.
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