Passa ai contenuti principali

Aggiornamento della Sequenza del Bacino di Gubbio

La sequenza del Bacino di Gubbio mostra una distribuzione degli eventi sismici in direzione NW-SE, dove l'evento principale di Ml 4,0 del 22/12/2013 si colloca al centro del cratere sismico.

Carta della sequenza sismica e sua distribuzione epicentrale
La distribuzione ipocentrale della sequenza, mette in evidenza come a partire dal 29/12/2013 l'attività sismica è più superficiale rispetto i giorni precedenti. Tale superficialità dei terremoti anche se di magnitudo basso, può essere correlata alle strutture tettoniche presenti nell'area (vedi schema tettonico e la sezione).

Distribuzione ipocentrale della sequenza sismica (concesso da Silvia Bonetti, Gruppo Terry-1.Italia)
Schema tettonico dell'area della Val Tiberina, Gubbio e Colfiorito.
C: traccia della sezione geologica sottostante (da: PE98 - Progetto 5.1.1)
La distribuzione degli eventi sismici da 0 a 4 km di profondità e suddivisi in classi ipocentrali, mette in evidenza l'attività sismodenetica della Faglia di Gubbio (GF), che si è riattivata a partire dal 29/12/2013. La dimensione dei pallini è proporzionale alla magnitudo dell'evento.

Carta della distribuzione ipocentrale della sequenza sismica attribuibile alla Faglia di Gubbio (GF).
La dimensione dei pallini è proporzionale alla magnitudo.
La distribuzione degli eventi da 4 ai 10 km di profondità e suddivisi in classi ipocentrali, mette in evidenza l'attività della Faglia Altotiberina (ATF). La dimensione dei pallini è proporzionale alla magnitudo dell'evento.

Carta della distribuzione ipocentrale della sequenza sismica, attribuibile alla Faglia Altotiberina (ATF).
La dimensione dei pallini è proporzionale alla magnitudo.
Il Bacino di Gubbio è stato interessato da una sequenza sismica attualmente in evoluzione, che ha visto l'attivazione della Faglia Altotiberina (ATF) per un periodo lungo fino al 29/12/2013 dove, successivamente, si è riattivata anche la Faglia di Gubbio (GF). La sequenza si è maggiormente sviluppata sulla ATF che rappresenta la sorgente sismogenetica principale, e solo in questo periodo la GF che agisce come svincolo cinematico al fine di riequilibrare lo stress tettonico dell'area (si veda la sezione sottostante).

Sezione geologica schematica del Bacino Altotiberino e di Gubbio.
Sezione lungo la traccia C nello schema tettonico.
(modificato da: PE98 - Progetto 5.1.1)


***
materiale concesso dal Gruppo Terry-1.Italia

Commenti

Post popolari in questo blog

La "terra mobile" di Wegener e la deriva dei continenti

Fig. 1 - Ricostruzione del Pangea e della sua evoluzione paleogeografica. L'idea di una " Terra mobile ", la cui superficie cambia aspetto nel tempo per il continuo reciproco spostarsi di settori della crosta, è nata all'inizio del secolo scorso ed ha avuto il suo principale teorico in Alfred Wegner , ben noto per avere proposto la teoria della deriva dei continenti. Wegner considerava le aree continentali come zattere di sial galleggianti sul sima, indicando con sial (da silicio a alluminio) la crosta a composizione media granitica, meno densa, e con sima (da silicio a magnesio) il materiale sottostante, più denso, di composizione basaltica, che affiorava sul fondo degli oceani e costituiva, secondo l'autore, un involucro continuo (Fig. 1). Nella teoria, i grossi frammenti di crosta sialica, immersi nel sima molto viscoso " come iceberg nell'acqua " sarebbero andati pian piano alla deriva verso ovest, per restare in ritardo rispetto la ro...

La ricerca sulla Faglia Canossa - San Romano e il Terrazzo di Roteglia (2019-2024).

Lo studio sulla Faglia Canossa - San Romano e del Terrazzo di Roteglia ebbe inizio in Autunno del 2018, durante un viaggio in auto. Passando lungo la strada che da Roteglia arriva a Castellarano, giunti alle pendici del M. Pendice, sul lato destro del fiume si osserva il terrazzo del Pigneto con la "Rupe del Pescale". In questo panorama, fu il confronto aperto con un "amico" a guidarmi verso la ricerca e a come la faglia poteva avere giocato un ruolo importate sulla geologia e la geomorfologia dell'area subito a monte, appunto la zona di Roteglia e il suo terrazzo fluviale.   L'idea di partenza era che la Canossa - San Romano potesse essere la faglia che, con il suo movimento distensivo in epoca geologicamente più recente, aveva creato una "barriera" al corso del Fiume Secchia, determinando una sedimentazione differente nell'area più a monte, dove è presente un esteso terrazzo di depositi alluvionali, costituito perlopiù da ghiaia e fango, dove...

Quaternary geology and geological map of the Roteglia Basin within the River Secchia valley (Italy) with evidence for the Canossa-San Romano Fault System and inversion tectonic activity

  [EN] This report and accompanying geological map are the culmination of a several year study on the influence of the Canossa-San Romano normal fault system on Quaternary deposition and geomorphology within the Roteglia Basin (northern Italy). Quaternary sedimentary deposits that flank the River Secchia in the study area have led to new interpretations regarding the timing of tectonic activity along the north-eastern margin of the Apennines and have raised questions regarding regional stratigraphic correlation of Quaternary stratigraphic units. A small depositional basin, named during this study as the Roteglia Basin, has been formed where the Canossa-San Romano Fault System crosses the R. Secchia. This fault system is comprised of the Canossa-San Romano primary fault and two subordinate synthetic faults, named the Border and Argontello Faults. Adjacent to the R. Secchia is a set of three strath terraces, dating from 220 to 22 ka, that were cut by the river as the mountain fr...