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Lettera aperta al Presidente della Repubblica Italiana

Dal sito dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si legge la lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Italiana.

Ciò che si legge è veramente assurdo e rende il nostro paese lo "zimbello" di un sistema che dovrà prima o poi cadere.

Come è possibile che si accusano le persone sbagliate dell'omicidio di vite umane. Credo profondamente che gli unici responsabili del disastro dell'Abruzzo non sia la ricerca scientifica e chi ci stà dietro, ma piuttosto "accuso" e mi arrabbio con tutte quelle persone che avrebbero dovuto svolgere il loro compito istituzionale e professionale per rendere i paesi interessati dal terremoto sicuri.
Non è colpa della ricerca se lo studenttato è crollato, non è colpa della ricerca se l'ospedale è crollato. Eppure quelle due strutture dovevano stare in piedi e invece si sono accasciate al suolo come carta bagnata (e con esse tante altre case che a dire degli ingegneri dell'Emilia Romagna erano state costruite con cemento un tantino scadente).
Gli ingegneri, le istituzioni governative locali, chi doveva controllare le strutture al termine della realizzazione, loro sono i responsabili e coloro che dovrebbero pagare per quello che è successo.
Non esistono attualmente prove certe sulla previsione dei terremoti, l'unica difesa sicura è COSTRUIRE secondo dei criteri antisismici precisi, ner rispetto delle norme che esistono ma che mai sono state applicate in Abruzzo e i due simboli dello studentato e dell'ospedale lo testimoniano.

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