Passa ai contenuti principali

le low-angle normal faults (LANFs)

Principali figure con la LANF preso da [1], [2], [3]
Quella struttura a basso angolo NE-immergente e descritta già coi primi dati di Bonini et al., [1] e poi ripresa da altri autori come Lavecchia et al., [2] che descrivono il detachment Laziale-Abruzzese nel contesto della sequenza sismica dell'Italia centrale e infine Cheloni et al., [3] lo ripropongono descrivendo la sequenza sismica dell'Italia centrale.

Il sistema delle LANFs corre lungo tutta la catena appenninica [4], con maggiori o minori evidenze, in base al luogo in cui ci troviamo. Sicuramente la più famosa faglia a basso angolo studiata, è quella presente lungo la valle Tiberina, che assieme alle faglie SW immergenti, rappresenta un sistema estensionale di importanza regionale, quello Umbro-Marchigiano [5] .

Assetto della LANFs a scala regionale desunta da dati bibliografici [4]

Personalmente ritengo che tali faglie a basso angolo devono agire da protagoniste nel processo deformativo della catena appenninica che con il tempo geologico porta alla successiva nucleazione dei forti terremoti lungo le strutture SW-immergenti, come nel caso della zona di Gubbio-Tiberina Valley [6]. 


Modello sismogenetico, modificato da Balocchi & Riga [6].
ATF - faglia Tiberina; GF - faglia di Gubbio;
Sottoposto a tensioni tettoniche estensionali (E) il wedge (cuneo) collassa per gravità verso il basso (freccia nera) lungo le principali faglie ATF e GF generando terremoti (stella rossa).

L'associazione delle faglie a basso angolo NE-immergenti come la faglia tiberina (ATF) e quelle ad alto angolo SW-immergenti come quella di Gubbio (GF), definiscono un wedge (cuneo) che sottoposto alle forze tettoniche estensionali (deformazione estensionale della catena appenninica con movimenti lungo i sistemi di faglia citati precedentemente), porta al suo collasso gravitativo generando un "graviquake" (gravimoto) [5], [6].

Riferimenti bibliografici
[1] Bonini et al., 2016 - Imaging the tectonic framework of the 24 August 2016, Amatrice (central Italy) earthquake sequence: new roles for old players? Annals of Geophysics, 59, doi: 10.4401/ag-7229
[2] Lavecchia et al., 2017 - Multidisciplinary inferences on a newly recognized active east-dipping extensional system in Central Italy. Terra Nova, 29, pp. 77-89.
[3] Cheloni et al., 2017 - Geodetic model of the 2016 Central Italy earthquake sequence inferred from InSAR and GPS data. Geophys. Res. Lett., 44, 6778–6787, doi:10.1002/2017GL073580.
[4] Brozzetti et al., 2017 - Structural style of Quaternary extension in the Crati Valley (Calabrian Arc): Evidence in support of an east-dipping detachment fault. Italian Journal of Geoscience, 136, pp. 434-453.
[5] Balocchi P., 2015 - La faglia Tiberina e il sistema estensionale Umbro-Marchigiano. Scienze-Naturali.it
[6] Balocchi P. & Riga G., 2017 – Considerations on the seismotectonics and seismogenesis of the Tiberina-Gubbio Valley extensional system (central Italy). Atti Soc. Nat. Mat. di Modena, 148, 64-82. (in stampa).

Commenti

Post popolari in questo blog

Quaternary geology and geological map of the Roteglia Basin within the River Secchia valley (Italy) with evidence for the Canossa-San Romano Fault System and inversion tectonic activity

  [EN] This report and accompanying geological map are the culmination of a several year study on the influence of the Canossa-San Romano normal fault system on Quaternary deposition and geomorphology within the Roteglia Basin (northern Italy). Quaternary sedimentary deposits that flank the River Secchia in the study area have led to new interpretations regarding the timing of tectonic activity along the north-eastern margin of the Apennines and have raised questions regarding regional stratigraphic correlation of Quaternary stratigraphic units. A small depositional basin, named during this study as the Roteglia Basin, has been formed where the Canossa-San Romano Fault System crosses the R. Secchia. This fault system is comprised of the Canossa-San Romano primary fault and two subordinate synthetic faults, named the Border and Argontello Faults. Adjacent to the R. Secchia is a set of three strath terraces, dating from 220 to 22 ka, that were cut by the river as the mountain fr...

La ricerca sulla Faglia Canossa - San Romano e il Terrazzo di Roteglia (2019-2024).

Lo studio sulla Faglia Canossa - San Romano e del Terrazzo di Roteglia ebbe inizio in Autunno del 2018, durante un viaggio in auto. Passando lungo la strada che da Roteglia arriva a Castellarano, giunti alle pendici del M. Pendice, sul lato destro del fiume si osserva il terrazzo del Pigneto con la "Rupe del Pescale". In questo panorama, fu il confronto aperto con un "amico" a guidarmi verso la ricerca e a come la faglia poteva avere giocato un ruolo importate sulla geologia e la geomorfologia dell'area subito a monte, appunto la zona di Roteglia e il suo terrazzo fluviale.   L'idea di partenza era che la Canossa - San Romano potesse essere la faglia che, con il suo movimento distensivo in epoca geologicamente più recente, aveva creato una "barriera" al corso del Fiume Secchia, determinando una sedimentazione differente nell'area più a monte, dove è presente un esteso terrazzo di depositi alluvionali, costituito perlopiù da ghiaia e fango, dove...

Modena e la trasformazione dei corsi d’acqua nella zona collinare in otto secoli

La rete idrografica del territorio di pianura a sud di Modena e compresa tra fiumi principali del Secchia e del Panaro, deriva dall’interazione tra la sua naturale evoluzione e gli interventi eseguiti dall’uomo nel corso dei secoli. Le tracce più antiche dell’intervento umano sul drenaggio superficiale sono rappresentate dalle opere di bonifica relative alla centuriazione romana. A partire dal Medio Evo gli interventi hanno visto la costruzione di una nuova rete di canali, alcuni navigabili, data l’estrema importanza che le vie d’acqua ricoprivano nei secoli passati (Pellegrini, 1990). Altre modifiche antropiche riguardano la rettifica di alcuni tratti meandriformi dei fiumi Secchia e Panaro, le più recenti delle quali, che hanno interessato il F. Panaro a est di Fossalta, risalgono al 1972. Figura 1 - tracciato dei principali corsi d'acqua del X-XI secolo.   Il tracciato dei principali corsi d’acqua che attraversano la zona pianeggiante posta a sud di Modena tra il X e l’XI secolo...