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Terremoto del Giappone del 15 Aprile 2016


In data 15 Aprile 2016 si è verificato un forte terremoto in Giappone di M 7.0 con epicentro in vicinanza di Kumamoto (USGS). 



Il sisma di magnitudo 7.0 Mw  avvenuto  il 15 aprile 2016 (UTC 16:25:06)  a nord di Kumamoto, sull'isola di Kyushu nel sud-ovest del Giappone ad una profondità di 10 km  è stato preceduto  da  una serie di scosse di cui due di magnitudo 6.2 e 6.0 Mw con epicentro nella stessa regione.
I due terremoti non sono classificabili come foreshocks, ma sono scosse di accumulo di energia associate al sisma del 13 novembre del 2015 di magnitudo 6.7 Mw.
Il  terremoto del 15 aprile 2016 è  classificabile come “Progressive earthquakes”, mentre il pattern di attivazione è di tipo “Ascending rectangle”.
La struttura ramificata da cui si è generato il terremoto è composta da cinque stadi di accumulo di energia, mentre il punto d’innesco della fase di rilascio di energia si è formato il 27 dicembre del 2012.
All’interno della struttura ramificata si nota un pattern di tipo  “Symmetrical triangle” che si è completato con il  terremoto di magnitudo  6.6 Mw del 20 marzo del 2005 (Riga & Balocchi, 2016).


Inquadramento tettonico regionale del Giappone con la localizzazione della sequenza sismica del 14/04/2016 (stella rossa). La sequenza è localizzata in corrispondenza della Median Tectonic Line (MTL) a cinematica trascorrente destra, dove i meccanismi focali degli eventi di M 6.2 e 6.0 sono compatibili.


Inquadramento dei domini tettonici dell'area SW del Giappone con la localizzazione della sequenza sismica del 14/04/2016 (stella rossa). La sequenza sismica è localizzata in un'area estensionale e trascorrente destra (trastensiva).

Il meccanismo focale del terremoto di M 7.0 evidenzia una sorgente sismogenetica a direzione NE-SW di tipo trascorrente destrorsa, coerente con la distribuzione degli epicentri. La struttura tettonica potrebbe essere rappresentata da una delle faglie attive presenti sul catalogo giapponese. In particolare la sismicità potrebbe essere attribuita ad uno dei sistemi C, D, E, F descritti nella figura seguente.


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