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Sardegna: aggiornamento del 19 novembre 2013

ore 16:30
In mattinata il Consiglio dei Ministri, riunito in via straordinaria, ha deliberato lo stato di emergenza per gli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati in Sardegna.
In Sardegna continuano le attività di assistenza alla popolazione ed è in corso il ripristino dei servizi essenziali e della viabilità.
Sono 16 vittime accertate e risulta ancora dispersa una persona del Comune di Onanì in provincia di Nuoro. Le zone che sono state maggiormente interessate dal maltempo si confermano Olbia con circa 2.000 persone che al momento risultano fuori casa e il comune di Torpé in provincia di Nuoro con circa 500 persone evacuate. A queste si aggiungono altre 200 persone circa fuori casa nelle province di Oristano e Cagliari e una ventina di persone nell’area a valle della diga di Villacidro evacuate per precauzione. La popolazione è stata accolta in strutture comunali e in alberghi o ha cercato autonomamente una sistemazione alternativa.

ore 22:30
L’intero sistema di protezione civile della Regione Sardegna è al lavoro per gestire la grave situazione di emergenza causata dall’ondata di maltempo che ha colpito l’isola dalla giornata di ieri, provocando morti e feriti. Al momento non ci sono richieste da parte della Regione per l’attivazione di risorse dal continente.
Le persone evacuate, tra le province di Nuoro, Olbia e Oristano, sono circa 1650. A queste si aggiungono 60 ulteriori evacuati in via preventiva in tarda serata nel comune di Solarussa, in provincia di Oristano. La popolazione è stata accolta in strutture comunali, centri di accoglienza e alberghi o ha cercato autonomamente una sistemazione alternativa da amici e parenti.
Le strutture operative sono: Vigili del Fuoco, Forze Armate, Forze dell’Ordine, strutture del Servizio Sanitario, Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico e Croce Rossa Italiana sono impegnate incessantemente per le attività di soccorso e assistenza alla popolazione. Sono operativi sul territorio i volontari delle 37 organizzazioni locali impegnati nelle varie località colpite. Attivate anche le risorse delle colonne mobili nazionali di Anpas, Prociv Arci e Prociv Italia presenti sull’isola.

Fonte: Dipartimento di Protezione Civile Nazionale

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