[En] The Quaternary deposits overlying a strath terrace along the north-western margin of the River Secchia, near the village of Roteglia (Italy), have recorded a complex history influenced by changing hydrological conditions, following the last glacial maximum, and syndepositional tectonic activity related to the Canossa-San Romano fault system. The primary role of climate control appears to have been the back-stepping of fluvial systems, as glaciers thawed and retreated in the adjacent Apennine chain. However, the more dominant control on local sedimentation patterns was deposition within two actively-developing half-grabens formed by the Argontello and Border faults of the Canossa-San Romano system. These faults created barriers to fluvial transport and possible ponding of the Secchia, changing the depositional setting from a through-flowing braided stream system to a mud-dominated meandering channel with abundant overbank deposition or possibly even lacustrine conditions. The barriers were subsequently breached, leading to erosion and development of the most recent and lowest (III order) terrace, referred to as the Roteglia Terrace. Local tectonic control by the Canossa-San Romano system has complicated the regional stratigraphic correlation even over short distances, such as the fluvial fan deposits at Sassuolo where the Secchia enters the Po Plain. A tentative correlation was made between the Roteglia Terrace deposits, the Ravenna Subsynthem and the Modena Unit of the Emilia-Romagna Upper Synthem at Sassuolo, based on stratigraphic position and sedimentary characteristics. However, the local tectonic control makes this correlation uncertain and the deposits of the two areas might actually be unrelated and even out of phase with one another. Further study is necessary to understand this relationship. The focus of this study is to describe, map, and interpret the sedimentary facies of the Roteglia Terrace in order to better understand the tectonic history of the eastern margin of the Apennine chain.
[It] Influenza della faglia Canossa-San Romano sui depositi quaternari del terrazzo di Roteglia lungo il Fiume Secchia. I depositi sedimentari Quaternari sovrastanti il terrazzo di strath lungo il margine nord-occidentale del Fiume Secchia, Italia preso la città di Roteglia, hanno registrato una storia geologica complessa, influenzata sia dai cambiamenti delle condizione idrologiche a seguito all’ultimo massimo glaciale e dall’attività tettonica sin-deposizionale relativa al sistema di faglie Canossa-San Romano. Il ruolo principale del controllo climatico sembra essere dovuto all’arretramento dei sistemi fluviali quando i ghiacciai fondevano e si ritiravano all’interno dell’adiacente catena montuosa dell’Appennino. Il controllo dominante sui processi di sedimentazione locale, tuttavia, fu la deposizione all’interno di due bacini attivi di half-graben, delimitati dalle faglie di Argontello e Border del sistema Canossa-San Romano. Queste faglie hanno creato delle barriere al trasporto fluviale e il possibile ristagno del Fiume Secchia, modificando l’impostazione deposizionale da un sistema anastomizzato ad un sistema a canale tortuoso dominato da limo e argilla con abbondanti depositi di overbank o forse anche condizioni lacustri. Le barriere sono state successivamente erose, portando allo sviluppo del terrazzo più recente e più basso (III ordine), denominato Terrazzo di Roteglia. Il controllo tettonico locale da parte del sistema Canossa-San Romano ha complicato le correlazioni stratigrafiche regionali anche su brevi distanze, come nei depositi di conoide fluviale presso Sassuolo dove il Secchia entra nella Pianura Padana. È stata fatta una correlazione provvisoria tra i depositi del Terrazzo di Roteglia e il Subsintema di Ravenna e l’Unità di Modena, appartenenti al Sintema Emiliano-Romagnolo Superiore a Sassuolo, sulla base della posizione stratigrafica e delle caratteristiche sedimentologiche. Il controllo tettonico locale rende tuttavia incerta questa correlazione e i depositi delle due aree potrebbero essere effettivamente non correlati e persino sfasati l’uno dall’altro. Sono necessari ulteriori studi per comprendere questa relazione. L’obiettivo del presente studio è descrivere, mappare e interpretare la facies sedimentaria del Terrazzo di Roteglia al fine di comprendere meglio la storia tettonica del margine orientale della catena nord-appenninica.
di: P. Balocchi & W.W. Little
in: Atti della Soc. dei Nat. e Mat. di Modena, 153 (2022), pp. 49-66.
in academia.edu e researchgate.net
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