Nuovi aggiornamenti sualla sequenza sismica del Pollino da parte del Dipartimento di Protezione Civile
Nella zona di confine tra le province di Cosenza e Potenza è in atto una sequenza sismica, o sciame: non c'è infatti, almeno fino a questo momento, un terremoto principale seguito da repliche di minore intensità, ma si stanno verificando scosse di energia paragonabile tra loro, distribuite in maniera casuale nel tempo. La sequenza sismica, iniziata nel settembre del 2010, è caratterizzata da eventi di bassa magnitudo, generalmente inferiore a 3.0, con profondità comprese tra 3 e 10 km, concentrati in una ristretta fascia di territorio ad andamento Nord Nord-est - Sud sud-ovest. Si riconoscono due intervalli temporali principali a maggiore concentrazione di eventi: il primo tra settembre e novembre del 2010, con 5 terremoti al giorno in media; il secondo intervallo è quello tuttora in corso, che interessa l’area da fine ottobre 2011, con un numero di eventi leggermente superiore al primo periodo, ma con magnitudo paragonabili. Tra questi due intervalli, la sismicità è stata abbastanza continua ma con un numero medio di eventi sensibilmente inferiore. Dal 1° ottobre al 5 dicembre la Rete sismica nazionale dell’Ingv ha registrato complessivamente 513 scosse, la più forte delle quali ha raggiunto magnitudo Ml 3.6 (il 23 novembre 2011, alle ore 15:12). Altri due terremoti hanno avuto una magnitudo maggiore di 3.0: quello del 1° dicembre (Ml pari a 3.3) e quello del 2 dicembre (Ml pari a 3.2).
L’area del Pollino presenta una elevata pericolosità sismica, in base alla mappa di pericolosità sismica del nostro Paese realizzata dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I Comuni interessati dalle sequenze in corso sono classificati in zona sismica 2. Si tratta di territori in cui devono essere applicate specifiche norme per le costruzioni.
Fonte: Protezione Civile Nazionale;
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